Da alcuni anni si susseguono modifiche del codice della strada motivate dalla necessità di promuovere e tutelare la mobilità ciclistica. Anche questo pacchetto di riforma interviene, per lo più proponendo correttivi delle norme già approvate con le precedenti modifiche.
Analizziamo in sintesi le novità.
• Si semplifica la definizione della strada urbana ciclabile per la quale non è più richiesta la presenza di banchine o marciapiedi, per cui è sufficiente che sia ad un0unica carreggiata, con limite di velocità non superiore a 30 km/h e che sia individuata da apposita segnaletica verticale, dove i velocipedi hanno “priorità”.
• Anche per la corsia ciclabile si registra una operazione di semplificazione, per cui tale corsia può essere realizzata solo se non ci sono le condizioni per inserire una pista ciclabile; dovrà trovarsi a destra e servirà a favorire la circolazione dei velocipedi sulle strade urbane, anche in modo promiscuo con la circolazione degli altri veicoli nello stesso senso di marcia.
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