Con il d.l. 7 gennaio 2022, n. 1, “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore.” sono stati introdotti nuovi obblighi e misure in relazione all’emergenza sanitaria in corso.
Fra le varie cose si prevede dal 15 febbraio l’obbligo del “Super Green Pass” (così si è definito quest’ultimo certificato di vaccinazione covid) per i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto 50 anni, con la correlata sanzione della sospensione dallo stipendio, ma peraltro con la conservazione del posto di lavoro, per chi non vi provveda. Inoltre, si è previsto l’obbligo del “green pass” semplice (la certificazione, alternativa, di essere vaccinato oppure controllato circa l’essere portatori, anche sani, del virus) per l’accesso ai servizi pubblici e ai servizi alla persona (come il parrucchiere). Mentre l’obbligo del “green pass” per i servizi alla persona andrà a valere dal 20 gennaio prossimo, per le altre attività si rimanda al primo febbraio, peraltro previa adozione dell’ennesimo D.P.C.M. per individuare quali attività sono escluse dall’obbligo.
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