Nella materia – a quanto pare di costante attualità – relativa al giallo semaforico, ed in particolare con riferimento ai Profili della durata del giallo(1), leggo un approfondimento(2), che, per quanto autorevole ed ampiamente argomentato, non mi convince.
In buona sostanza, gli Autori mi pare sposino una tesi, sostenuta da alcuni giudici di merito(3), che, sulla scorta di valutazioni di ordine tecnico(4), ritiene (ampiamente) inadeguato, in centro abitato(5), un giallo semaforico di 4 secondi, ponendosi così in espresso e consapevole contrasto con le conclusioni del C.N.R. che(6), come noto, nell’anno 2001 ha ritenuto congrua, in centro abitato (rectius: con riferimento ad una velocità massima consentita, per i veicoli in arrivo ad un determinato accesso, in 50 km/h), una durata del giallo fissata in 3 secondi (a cui va aggiunta una fase pari ad 1 secondo di cd. “tutto rosso”(7), una fase cioè in cui tutti i semafori che regolano la intersezione sono, appunto, sul rosso, e perciò per tutti i veicoli, da qualunque ramo dell’intersezione provengano, la marcia è vietata)…
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