Alle criticità esposte in un precedente articolo va aggiunto che l’aumento delle sanzioni previste dal medesimo art. 186
bis, comma 3°, C.d.S., se da un lato può essere giustificato se rivolto a determinate categorie di conducenti, come ad esempio coloro che guidano mezzi pesanti, dall’altro, pone una possibile censura di legittimità costituzionale nella parte in cui è parimenti rivolto ai conducenti minorenni. Va, infatti, ricordato che con la nota sentenza 28 aprile 1994, n. 168, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 22 c.p. nella parte in cui non esclude l’applicazione della pena dell’ergastolo al minore imputabile; da tale pronuncia, se ne deduce che in ossequio all’art. 31 Cost., il legislatore quando si occupa di sanzioni rivolte ai minorenni, dovrebbe differenziare il
quantum di pena rispetto all’adulto.
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