Con comunicato stampa del 25 luglio, l’Istat pubblica i dati relativi agli incidenti stradali in Italia nel 2023.
Indice
Un quadro complesso
Dal report ACI-ISTAT emerge che il 2023 ha presentato dati contrastanti in merito all’incidentalità stradale in Italia.
Da un lato, si osserva una diminuzione del numero delle vittime, che passano a 3.039 con un calo del 3,8% rispetto al 2022. Dall’altro, il numero di incidenti e feriti è aumentato rispettivamente dello 0,4% e dello 0,5%.
Questi dati rappresentano un leggero peggioramento rispetto al 2022, ma va notato che rispetto al 2019, anno pre-pandemico, c’è stata una diminuzione degli incidenti del 3,3%, delle vittime del 4,2% e dei feriti del 6,9%.
Le diverse categorie di utenti della strada mostrano andamenti differenti. Tra gli occupanti di autovetture, le vittime sono scese del 3,1%, mentre tra i motociclisti il calo è stato del 6,0%. I ciclomotoristi hanno visto una riduzione delle vittime del 2,9%, e per gli occupanti di autocarri il calo è stato significativo (-32,5%). Tuttavia, le vittime tra gli utenti di biciclette e biciclette elettriche sono aumentate del 3,4%, passando da 205 nel 2022 a 212 nel 2023. Anche gli incidenti che coinvolgono monopattini elettrici sono in aumento, con 21 morti nel 2023 rispetto ai 16 dell’anno precedente.
Variazioni nei diversi contesti stradali
Le differenze tra i vari contesti stradali sono significative. Sulle strade urbane, gli incidenti e i feriti sono aumentati, ma le vittime sono rimaste stabili. Sulle strade extraurbane e autostrade, si registra un lieve aumento degli incidenti e dei feriti, ma un calo delle vittime rispettivamente del 3,9% e del 19,0%. La maggiore sicurezza sulle autostrade può essere attribuita a migliori infrastrutture e sistemi di sicurezza più avanzati.
A livello europeo, l’Italia si trova al 19 posto per numero di vittime per milione di abitanti, pari merito con la Polonia, con 52 morti rispetto alla media UE di 45. Questo posizionamento evidenzia la necessità di ulteriori miglioramenti nella sicurezza stradale.
Le cause degli incidenti e le misure correttive
Comportamenti errati alla guida
Tra le principali cause degli incidenti stradali si confermano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata, che insieme rappresentano il 36,5% dei casi. La guida troppo veloce rimane il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata, rappresentando il 37% del totale delle violazioni del codice della strada.
Le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini sono in lieve calo, mentre quelle per mancato uso del casco sono in forte aumento. Resta elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e per guida in stato di ebbrezza, con un incremento delle multe elevate dalle Polizie Locali.
Crescita del mercato automobilistico
Il 2023 ha visto una crescita significativa nel mercato dell’auto, con un aumento del 18,4% delle prime iscrizioni di autovetture rispetto al 2022. Anche le percorrenze medie annue dei veicoli sulla rete autostradale sono cresciute del 3,8% rispetto all’anno precedente, superando i livelli del 2019 con un massimo storico di 86,7 miliardi di veicoli per km.
Allegati
Testo integrale e nota metodologica
Indice delle tavole
Tavole
Appendici
Sintesi comunicato
Versione testuale dell’infografica
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Velox e controlli su strada
Oggi gran parte delle violazioni in materia di circolazione stradale viene accertata con strumenti elettronici che, di fatto, si sostituiscono all’operatore su strada. Sul piano normativo il legislatore è intervenuto costantemente sul tema, ma in modo spesso non coerente.Da un lato ha ampliato i casi in cui la contestazione immediata non è necessaria, attraverso l’impiego di strumenti debitamente approvati; dall’altro ha introdotto una serie di adempimenti e limitazioni, in particolare per l’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità che hanno reso estremamente difficoltosa l’attività degli organi di polizia e delle amministrazioni locali.Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulle verifiche della taratura alla quale ha fatto seguito il DM n. 282/2017 e la Direttiva Minniti, siano giunti alla questione della omologazione dei dispositivi di controllo della velocità (ordinanza Cassazione n 10505/2024) ed al nuovo Decreto MIT 11/04/2024 (GU. n.123 del 28/05/2024) emanato in attuazione dell’articolo 25 della L. n.120/2010.Il quadro che ne deriva è caratterizzato da incertezza operativa e incomprensioni procedurali, interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali talvolta difformi tra loro e che, anche per questo, sono la causa dell’insorgere di un contenzioso sempre più intenso e complesso.Questa guida offre un’attenta analisi dell’evoluzione normativa e dei principi generali che regolano l’accertamento e la contestazione delle violazioni mediante i dispositivi tecnologici a disposizione delle polizie locali, per poi passare all’esame dei singoli casi, alla luce della più affermata giurisprudenza e della prassi ministeriale, mettendo in luce ogni criticità e proponendo le soluzioni più adeguate ai singoli casi.Massimo AncillottiGià comandante di PL laureato in giurisprudenza e avvocato. Autore e coautore di libri e pubblicazioni su CdS, polizia giudiziaria e altre materie di competenza della polizia locale.Giuseppe CarmagniniResponsabile dell’ufficio Contenzioso e supporto giuridico per la PL del Comune di Prato. Autore di libri, monografie, approfondimenti sul CdS, è docente accreditato presso molte scuole regionali.
Massimo Ancillotti, Giuseppe Carmagnini | Maggioli Editore 2024
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