Premesso che l’oggetto del divieto deve essere ben definito nell’ordinanza, va tenuto conto che il contenuto delle ordinanze è reso noto con l’apposita segnaletica stradale.
Di norma viene utilizzato il segnale di divieto di sosta rivolto a tutti, con l’esclusione di coloro che effettuano il carico o lo scarico di cose, come strumento di pubblicità dell’ordinanza e si caratterizza per la presenza della figura stilizzata di una persona che porta un collo tramite un carrello a mano.
È quindi evidente che tale tipo di agevolazione debba essere rivolta a chi deve trasportare e scaricare (o caricare) cose che non possono essere agevolmente trasportate, a prescindere dal fatto che si tratti di trasporti professionali o ad uso personale. Può accadere, ad esempio, che un corriere debba caricare un pacco di piccole dimensioni, ma anche che il privato debba scaricare il vuoto di una bombola di ossigeno per caricare la bombola rigenerata, anche utilizzando un’autovettura.
Quindi, ferma restando la più ampia interpretazione dell’eccezione, si ritiene che almeno l’ordinanza debba essere quanto più possibile circoscritta a una casistica ben definita e che tale agevolazione vada limitata ai casi di effettiva necessità con riferimento alle caratteristiche delle cose da caricare o da scaricare (peso, ingombro etc.) .
Comunque la deroga alla limitazione non si ritiene riferibile ai soli autocarri, salvo diversamente indicato nel cartello.
Quanto alla segnaletica da utilizzare, si registrano i più diversi utilizzi dei colori, dei simboli e dei cartelli per indicare lo spazio riservato al carico e scarico di cose…
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