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La riforma del Codice della Strada
Con l’approvazione definitiva del ddl n. 1086 da parte del Senato il 20 novembre 2024, la riforma del nuovo Codice della strada è diventata legge. Tra le misure principali: inasprimento delle sanzioni per l’uso del cellulare alla guida, norme più severe per guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti, revisione dei limiti di velocità e regolamentazione sull’uso di monopattini.
Il provvedimento si articola in due sezioni:
– la prima è dedicata alle modifiche specifiche al Codice della Strada (Titoli I, III e IV) e alla normativa extra-codice, in particolare per la regolamentazione della micromobilità
– la seconda riguarda, invece, una delega al Governo per la revisione del sistema normativo in materia di motorizzazione e circolazione stradale.
La delega prevede anche che, per alcune materie tecniche soggette a frequenti aggiornamenti, eventuali modifiche e perfezionamenti possano essere apportati direttamente dall’esecutivo.
Di seguito le principali variazioni presenti nel pacchetto, così come indicato nel comunicato del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Uso del cellulare
Chi userà il telefono alla guida riceverà pene più severe rispetto al passato, con multe fino a 1400 euro. In ogni caso scatta la sospensione breve della patente che va da 15 giorni a 90 nei casi più gravi.
Guida in stato di ebbrezza
Vi è l’inasprimento delle sanzioni di contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Per i recidivi scatta l’obbligo di installare in auto il dispositivo alcolock, che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero, oltre alla revoca della patente e al divieto assoluto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.
Guida sotto effetto di stupefacenti
Per chi si mette al volante sotto l’effetto di droghe saranno più semplici gli accertamenti: aver assunto stupefacenti comporterà in ogni caso il ritiro immediato della patente.
Biciclette e monopattini elettrici
La micromobilità urbana è al centro della riforma. I monopattini dovranno essere identificabili tramite un contrassegno e avere l’assicurazione. Per guidarli bisognerà usare il casco; per quelli in sharing sarà inibito l’uso in aree extraurbane.
Chi guida le due ruote sarà considerato utente vulnerabile della strada. Oltre alla prescrizione, per le biciclette, di una distanza minima di sicurezza di 1.5 m, si promuove l’adozione sulle strade dei cosiddetti guardrail salvamotociclisti, per i quali il MIT ha già stabilito, in via amministrativa, incentivi per gli Enti locali.
Restrizioni per neopatentati
Per tutelare le famiglie vengono anche previste norme specifiche: la macchina familiare potrà essere usata dai neopatentati, sempre che non superi i 75kW/t.
Autovelox
Vengono introdotte nuove norme anche per le multe da autovelox e prescrizioni affinché tutti gli strumenti di controllo da remoto vengano omologati.
Limiti di velocità
L’inasprimento delle pene e sanzioni riguarda anche il superamento dei limiti consentiti nei centri urbani, per cui si prevede il ritiro breve della patente. I motorini parcheggiati in sosta irregolare potranno ricevere multe, fino a 87 euro se posizionati in modo da limitare la viabilità.
Abbandono di animali
All’interno del disegno di legge sono anche indicate norme più severe per chi, abbandonando animali su strada, causi incidenti.
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