Paga il parcheggio, lascia il ticket nel sedile anteriore e viene sanzionato da un’agente di polizia. I giudici annullano la contravvenzione, ma l’automobilista deve pagare le spese del processo, di circa 10 volte superiore alla multa.
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3 Maggio 2016
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Il comportamento dell’agente è stato assolutamente corretto, perché il ticket non era stato lasciato in una posizione agevole per poter effettuare il controllo. Va però tenuto presente il conducente con buon senso avrebbe dovuto esporre in modo visibile il tagliando, così da agevolare l’attività di controllo, evitando disguidi. Tuttavia, vero è che manca una norma che disciplini espressamente le modalità di esposizione del ticket, posto che l’art. 157 comma 6 (e non l’art. 7 c.d.s. come citato nella sentenza) recita: “Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio”. Il ricorrente sostiene che debba ritenersi «chiaramente visibile il ticket posto sul sedile anteriore e non necessariamente sul parabrezza”.
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