Danni a sole cose: vige l’aggravante per aver causato indicente stradale se è accertato lo stato di ebbrezza

Anche se il conducente ha perso il controllo del veicolo e ha causato danni a sole cose, ove sia accertato lo stato di ebbrezza, ricorre ugualmente l’aggravante per aver causato un incidente stradale. Nella stessa sentenza anche i principi relativi all’onere della prova del malfunzionamento dell’etilometro, che spetta all’imputato e la legittimità della confisca dei veicoli cointestati

13 Febbraio 2017
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Il ricorrente, nella sentenza della Corte di Cassazione n. 4602/2017, contesta la sussistenza della circostanza aggravante di aver provocato un incidente stradale: egli osserva che non è stata accertata la sussistenza del nesso causale tra lo stato di ebbrezza e l’incidente.

Anche se il conducente perde il controllo del veicolo e causa danni a sole cose, se è accertato lo stato di ebbrezza, ricorre ugualmente l’aggravante per aver causato un sinistro stradale

Ma per la Corte di Cassazione tale motivo di ricorso è manifestamente infondato. Infatti, diversamente da quanto affermato dal ricorrente, la Corte di Appello ha espressamente rilevato il considente, a causa dello stato di ebbrezza in cui versava, benché si trovasse in una zona poco trafficata e con buone condizioni metereologiche, aveva provocato il ribaltamento del mezzo, danneggiando un cancello di proprietà privata ed il guard rail. Così per i giudici della Suprema Corte:

“il Collegio ha considerato che il ribaltamento del veicolo era da porre in correlazione con l’alterata percezione della realtà dovuta allo stato di alterazione per ebbrezza alcolica; e che per tali ragioni doveva ritenersi integrata la circostanza aggravante contestata. Come si vede, la motivazione espressa dalla Corte di Appello risulta immune da aporie di ordine logico, saldamente ancorata al compendio di prova e si colloca nell’alveo dell’insegnamento giurisprudenziale che richiede, ai fini della configurabilità dell’aggravante prevista dall’art. 186, comma 2-bis, cod. strada, che sia accertato il coefficiente causale della condotta dell’agente rispetto al sinistro”

Corte di Cassazione, Sentenza n. 4602 del 31.1.2017

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