Decreto Sicurezza urbana approvato al senato: tutte le novità

Il Decreto n. 14/2017, contenente “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” è stato definitivamente approvato al Senato, con voto di fiducia

Marco Vitali 13 Aprile 2017
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Andiamo a vedere le principali novità introdotte con l’approvazione al Senato del Decreto Sicurezza proposto dal Ministro dell’Interno Minniti. Innanzitutto concesso l’equo indennizzo per la Municipale, insieme al rimborso delle spese di degenza dovuta a fatti accaduti in servizio. Niente da fare invece per quanto riguarda la pensione privilegiata, richiesta a gran voce dalla categoria ma non ancora concessa.

I Comuni in regola, i cosiddetti “virtuosi”, potranno assumere personale di Polizia Locale a partire dall’anno in corso, al fine di sostituire coloro che cesseranno il servizio. Il limite di spesa contingente è fissato all’80% della spesa dell’anno precedente per il 2017, 100% per il 2018. Non è possibile in alcun modo derogare al tetto di spesa previsto dalla presente normativa.

Multe per i parcheggiatori abusivi

Previste nuove sanzioni per i parcheggiatori abusivi: da €1000 a €3500 per chi svolge attività di questo genere. La sanzione è raddoppiata se l’infrazione è reiterata o compiuta sfruttando l’attività di minorenni. Niente carcere, nonostante le richieste arrivate in questo senso.

Patto per la sicurezza: più potere ai sindaci

Al cuore del provvedimento, i Patti per la sicurezza che saranno sottoscritti fra prefetti e sindaci. Questi dovranno individuare criticità e specifici interventi al fine di garantire la sicurezza urbana, attraverso il contrasto alla criminalità, in particolare nelle zone più degradate ed esposte. A tal fine previsto il coinvolgimento anche delle reti di volontari createsi spontaneamente in varie zone del territorio.

I sindaci potranno adottare ordinanze per contrastare situazioni di incuria e degrado critiche, in particolare al fine di tutelare la tranquillità dei residenti. Prevista la possibilità di intervenire anche sui commercianti, con restrizioni degli orari di vendita di bevande alcoliche.

Daspo urbano per spacciatori e teppisti

Introdotte misure a contrasto della criminalità diffusa e predatoria, fra cui il daspo. Chi porrà “in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione” di infrastrutture correlato ai mezzi di trasporto, sarà sottoposto a una sanzione da €100 a €300. Contro questi soggetti, e contro gli spacciatori operanti in zone sensibili (scuole, sedi universitarie, locali pubblici ecc.) interverrà il daspo. Inoltre, contro chi lo infrangerà o sarà recidivo potrà essere disposto l’allontanamento fino ai due anni (con decreto prefettizio).

Per gli spacciatori prevista inoltre l’interdizione dai locali pubblici, se colti in attività di spaccio al loro interno o nelle vicinanze. Il provvedimento può essere adottato per un tempo fino ai 5 anni ed essere associato all’obbligo di firma presso gli uffici di Polizia o dell’Arma dei Carabinieri.

Obbligo di ripristino dello stato dei luoghi

Introdotte infine modifiche al Codice Penale. Chi verrà giudicato colpevole del reato di cui all’art. 639 del Codice Penale, “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”,avrà l’obbligo di sanare alla propria opera ripristinando lo stato dei luoghi.

Videosorveglianza

Nuovi fondi verranno stanziati per “l’installazione di sistemi di videosorveglianza”. I milioni di euro previsti per il 2017 sono 7, ma cresceranno a 15 per i due anni successivi. Le modalità di accesso ai fondi saranno stabili dal Ministero dell’Interno con decreto.

Sgravi fiscali anche per i privati che intenderanno investire in questo senso: i comuni potranno abbattere Imu e Tasi per gli appartenenti di alcune categorie che vorranno installare telecamere di sorveglianza (solo se queste saranno tecnologicamente avanzate, dotate ad esempio di sistemi di allarme automatiche e monitoraggio attivo). Le categorie interessate:

  • enti gestori di edilizia residenziali;
  • amministratori di condomini;
  • imprese dotate almeno di dieci impianti;
  • associazioni di categoria;
  • consorzi e comitati di imprese, professionisti o residenti.

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