Se manco lo STOP ma l’altro corre troppo veloce…
Eccoci al caso in esame: il sinistro in oggetto è avvenuto fra due auto, la prima colpevole per non aver rispettato un segnale di STOP, la seconda colpevole per aver corso decisamente troppo.
In Cassazione il conducente della prima auto presenta ricorso, sostenendo che la causa del fatto sarebbe da ascrivere all’alta velocità dell’altro pilota. I giudici procedono al respingimento del ricorso.
Perché?
È presto detto: la giurisprudenza ha più volte ribadito che la precedenza di fatto sussiste solo nei casi in cui l’automobile arrivi all’incrocio tanto in anticipo da poter passare senza che:
- si verifichi una collissione;
- l’altro sia costretto a frenare;
- o sia costretto a mettere in atto manovre di emergenza;
- o ancora si costretto a rallentare (oltre i limiti già imposti dalla presenza dell’incrocio).
Qui parliamo di un incrocio con visuale libera ed i conducenti potevano vedersi reciprocamente (e valutare quindi nella circostanza le rispettive velocità). Nonostante ciò il primo dei due aveva mancato di fermarsi come imponeva la segnaletica stradale, obbligando l’altro a frenare bruscamente e causando (almeno in parte) il sinistro.
Confermato il concorso di colpa.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento