- Ciclovia del Sole (Verona – Firenze);
- Ciclovia VenTo (Venezia – Torino);
- Ciclovia dell’acquedotto pugliese (da Caposele a Santa Maria di Leuca);
- Grande raccordo anulare delle biciclette di Roma (GRAB).
Il documento in esame contiene direttive in merito alla loro realizzazione, in particolare in ordine alle attività da realizzare per l’individuazione degli interventi e dei progetti necessari.
Una quota delle risorse stanziate per il progetto (di cui all’articolo 1, comma 649, della legge n. 208 del 2015) è ripartita e messa a disposizione di ciascuna delle quattro ciclovie prioritarie, in misura corrispondente al costo stimato. Scontata la necessaria certificazione da parte del soggetto capofila, che dovrà dettagliatamente rendicontare e giustificare le spese sostenute.
La cifra comunque sarà solo un anticipo sulle successive fasi di progettazione e realizzazione dei vari progetti e interventi necessari.
Criteri per la scelta dei progetti e degli interventi
Si fa chiarezza anche sui criteri per la proposizione dei progetti e degli interventi. I soggetti capofila proporranno le loro iniziative favorendo, laddove possibile, lotti immediatamente percorribili o percorribili in seguito a interventi di modesto impatto economico. Ecco i criteri da privilegiare:
- rapporto costi-benefici (euro di spesa per ogni km di ciclabile);
- fruibilità in termini di lotti già pedalabili;
- accessibilità con la rete stradale e ferroviaria;
- percorribilità da parte di ciclisti amatori, famiglie, disabili ecc.
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