Cassazione penale, sentenza 18/10/2017, n. 48107: condannato l’automobilista per il biglietto falso sul cruscotto della propria vettura
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30 Ottobre 2017
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Il controllo effettuato da un vigile urbano fa intervenire la polizia giudiziaria per verificare la falsità del ticket “gratta e sosta” posizionato sul cruscotto di una autovettura.
Inevitabile la condanna per l’automobilista, ritenuto colpevole di “falsità materiale commessa da privato”.
I Giudici escludono l’ipotesi della “grossolanità del ticket”, confermata anche dal fatto che il vigile urbano ha avuto la necessità di chiamare la polizia giudiziaria per avere conferma della alterazione del tagliando per la sosta.
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