La sicurezza di tutti noi passa anche attraverso i controlli che la Polizia esegue sui trasporti delle merci pericolose. È un’attività che non riguarda direttamente i cittadini e gli automobilisti perché è molto settoriale ma è utile sapere che la circolazione dei mezzi con carichi particolari è soggetta a specifiche normative proprio per evitare incidenti devastanti come la cronaca recente ci ha fatto conoscere.
E purtroppo, anche se il settore della mobilità delle merci pericolose è particolarmente professionalizzato, non sempre il trasporto avviene nel rispetto delle regole.
Nel corso dei controlli straordinari effettuati su tutto il territorio nazionale, dal 10 al 14 settembre, da parte della Polizia stradale, infatti, tra gli oltre quattromila veicoli controllati, sono stati riscontrati quasi tremila cinquecento violazioni; il 36 per cento delle infrazioni ha riguardato la normativa di settore soprattutto quelle di tipo documentale.
Le merci pericolose sono quelle che possono causare danni alle persone alle cose e all’ambiente e, in base alle caratteristiche chimico-fisiche e di pericolo, sono classificate in 13 classi e, nei mezzi adibiti al loro trasporto, sono segnalate con dei pannelli che ne permettono l’immediata individuazione al fine di un eventuale intervento.
Quelli che più comunemente ci capita di vedere sono i pannelli arancioni; nel primo pannello ad esempio con il numero 33 viene indicato un liquido molto infiammabile mentre con il numero 1203 è indicata la natura del materiale ed in questo caso si tratta di benzina. Il pannello senza numerazioni indica solo la presenza di sostanze pericolose.
Quelli che invece ci capitano di vedere con minor frequenza sono i sottostanti e stanno ad indicare il tipo di pericolo.
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