Lo stesso contratto nazionale aggiunge che la contrattazione collettiva decentrata integrativa può aumentare il numero, oltre a consentire in casi specifici un aumento fino a un ulteriore 10% per consentire una risposta positiva ai dipendenti che richiedono la trasformazione a part time per ragioni personali. Il caso posto all’attenzione dell’Aran da parte di un Comune su riferisce alla stabilizzazione dei lavoratori precari che molte amministrazioni stanno effettuando con rapporti in part time per ampliare il numero degli stabilizzati. Scelta che l’indicazione dell’Aran avalla in termini quanto meno sostanziali. Con il parere viene quindi offerta la possibilità alla contrattazione decentrata di intervenire su questa materia, togliendo così un impedimento che pesa non poco sulle stabilizzazioni.
Si pensi solo che il divieto contrattuale è stato interpretato fin qui in modo molto rigido da parte del Viminale in sede di autorizzazione alle assunzioni dei Comuni dissestati, strutturalmente deficitari e/o in cd predissesto. E che in molte amministrazioni, pur scontando la mancanza di una espressa sanzione, è stata ricordata l’esistenza di questo divieto come un elemento impeditivo alla conclusione delle procedure di stabilizzazione, anche se per la sua inosservanza non sono previste direttamente delle sanzioni né da parte del contratto né da parte del legislatore.
Selezione di articoli tratti dai principali quotidiani nazionali – Servizio in collaborazione con Mimesi srl
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