Il Ministero della Pubblica Amministrazione, al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza COVID-19 e per coordinare le azioni di tutte le istituzioni ha diramato la Direttiva 25/2/2020.
La direttiva detta le prime indicazioni in materia di contenimento e gestione del virus per tutte le amministrazioni pubbliche, comprese quelle al di fuori delle aree cosiddette “rosse” delimitate dal decreto legge 6/2020.
Con la direttiva, ferme restando le misure adottate dalle autorità competenti con riferimento ai comuni e alle aree di cui all’articolo 1 del decreto-legge n. 6 del 2020, sono forniti i primi indirizzi operativi di carattere anche precauzionale per le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del d. lgs. 165/2001 al di fuori delle predette aree geografiche al fine di garantire uniformità, coerenza ed omogeneità di comportamenti del datore di lavoro per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
In base alla direttiva, le amministrazioni comunicano tempestivamente al Dipartimento della funzione pubblica le misure adottate in attuazione delle indicazioni fornite.
La direttiva, che potrà essere integrata o modificata in ragione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria, è stata registrata dalla Corte dei conti in data 26 febbraio 2020, n. 338.
I contenuti principali della direttiva emanata dalla Funzione pubblica
- Spinta sul lavoro agile in favore del personale complessivamente inteso e sul lavoro flessibile con un occhio di riguardo per i dipendenti delle Pa affetti da patologie pregresse, che usano i trasporti pubblici o che hanno carichi familiari ulteriori connessi alle eventuali chiusure di asili e scuole dell’infanzia.
- Preferenza per riunioni, convegni e momenti formativi svolti con modalità telematiche che possono sostituire anche gran parte delle missioni nazionali e internazionali, escluse quelle strettamente indispensabili.
- Misure organizzative ad hoc per le prove concorsuali, in modo da evitare un’eccessiva vicinanza tra i candidati.
- Il rafforzamento della pulizia e dell’aerazione dei locali di lavoro
- La raccomandazione di evitare sovraffollamenti, ma anche una maggiore dotazione di presidi di igiene e, soltanto per specifiche attività e laddove l’autorità sanitaria lo prescriva, di protezione individuale come mascherine e guanti monouso.
- La diffusione del decalogo di regole di comportamento utili alla sicurezza dei pubblici dipendenti e dell’utenza.
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