La riforma del reato di abuso d’ufficio avvenuta nel 2020 ha notevolmente mutato l’inquadramento del reato perché l’abuso penalmente rilevante non è più quello commesso “in violazione di norme di legge o di regolamento”, bensì quello realizzato “in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità”.
Cosa significa tutto ciò?
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