La custodia di alimenti in luoghi sporchi giustifica la distruzione della merce
Secondo l’autorevole insegnamento della Corte di Cassazione, Sez. III sentenza n. 44927/2016, ai fini della configurabilità della contravvenzione prevista dalla L. 30 aprile 1962, n. 283, art. 5, lett…
Chi è responsabile dei cani randagi?
Il caso di un uomo condannato per lesioni colpose ci permette di fare chiarezza su chi sia il responsabile dei cani randagi e come individuarlo.
La custodia degli animali (pericolosi): un impegno da non sottovalutare – a cura di Roberto Pullara
Tra le contravvenzioni oggetto di depenalizzazione in seguito all’intervento legislativo di cui alla Legge n. 689/81 ci occupiamo questa volta della previsione dell’art. 672 cod. pen. in tema di “omes…
Abbandono di animali – a cura di C. Lupidi
La detenzione incompatibile con la natura dell’animale deve essere tale da provocargli gravi sofferenze (non necessariamente lesioni ma anche semplici patimenti), che però non sono il fine che l’agent…
L’uso del collare elettrico è maltrattamento di animali – Cassazione penale, sez. III, 17/9/2013, n. 38034
Vedi il testo della sentenza
È illegittima l’ordinanza sindacale con la quale è stato vietato a tutti di somministrare cibo ai cani randagi nella città. TAR Molise, sez. I, 17/9/2013, n. 527
È illegittima l’ordinanza sindacale con la quale è stato vietato a tutti di somministrare cibo ai cani randagi nella città; appare evidente che la normativa in materia, contenuta nella legge 14.8.1991…
Ordinanza comunale per contrastare il fenomeno del randagismo animali. TAR Marche, sez. I, 23/11/2012, n. 753
Vedi il testo dell’ordinanza
È illegittima l’ordinanza del comune con la quale “è fatto divieto nel perimetro urbano di somministrare cibo ad animali vaganti sul territorio”, considerato che nessuna norma di legge fa divieto di alimentare gli animali randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio. La sentenza della TAR Puglia
TAR Puglia Lecce sez. I, 22/3/2012 n. 525
Cani randagi pericolosi per la sicurezza stradale – nulla osta a che la custodia dei cani randagi venga in tutto o in parte sostenuta dal bilancio comunale utilizzando risorse finanziarie destinatea soddisfare le finalità previste dall’art. 208 del codice della strada. Leggi le conclusioni della Corte dei Conti
Delibera Corte dei Conti sezione regionale di controllo per il Lazio 22/12/2011 n. 142