Una stretta che va verso un maggior rigore nei controlli e nella sicurezza, principio che impronta tutto il nuovo codice della strada in cui è previsto anche l’obbligo di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane “secondo criteri di ragionevolezza” ed il riordino delle sanzioni. A questo proposito si cerca anche di mettere un freno all’uso disinvolto che molti comuni fanno delle multe riscosse per ripianare i buchi di bilancio. E’ previsto infatti che i proventi delle sanzioni per violazioni al codice della strada siano destinati per almeno il 15% ad un Fondo “da istituire nello stato di previsione del Ministero dell’interno, le cui risorse saranno finalizzate all’intensificazione dei controlli su strada”, e per almeno il 20% ad un “Fondo, da istituire nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, finalizzato a finanziare il Piano nazionale della sicurezza stradale e i relativi programmi attuativi”. Inoltre, è introdotto “l’obbligo di rendicontazione, da parte degli enti titolari di funzioni di polizia stradale e/o proprietari delle strade, dei proventi” delle multe “e la disciplina dei criteri della rendicontazione ed eventuali meccanismi sanzionatori per gli enti inadempienti”. Buone notizie nel nuovo codice per i neopatentati. Nel primo anno potranno guidare auto che eccedono gli attuali 55 kW/tonnellata se hanno a fianco “una persona di età non superiore a 65 anni” e comunque l’obbligo di guidare una vettura a potenza limitata potrà avere “una durata non superiore a sei mesi quando il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione da cui derivi decurtazione di punteggio”.
Giro di vite, invece, per i conducenti ‘over 80’ che, come i neopatentati, dovranno guidare vetture a potenza limitata.
Inoltre, si attribuisce al Ministero della salute il compito di adottare “linee guida cogenti in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofici per il conseguimento ed il rinnovo della patente” destinate alle commissioni mediche locali e ai medici monocratici (quelli in quiescenza sono esclusi). E si stabilisce che il rinnovo di validità della patente degli ‘over 80’ “abbia la durata di un anno”, ma se non si sottoporranno al rinnovo annuale “la patente è rinnovata ogni due anni e abilita alla guida di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri”.
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