Comportamento in caso di sorpasso a veicoli deboli

Approfondimento di Cino Augusto Cecchini

23 Febbraio 2022
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La sentenza riguarda il caso di un conducente di un’autovettura che aveva cagionato la morte di un ciclista durante un sorpasso guidando in stato di ebbrezza alcolica.

La Corte di Appello, in parziale riforma della sentenza di un Tribunale del Distretto del 20 luglio 2010, aveva dichiarato non doversi procedere nei confronti del conducente dell’autovettura in relazione al reato di cui all’articolo 186 C.d.S. per intervenuta prescrizione, rideterminando in due anni e dieci mesi di reclusione la pena in ordine al reato di cui all’articolo 589, comma 2, c.p., 143 e 186 C.d.S. per avere il 4 agosto del 2007, per colpa consistita in imprudenza, negligenza, imperizia, violazione delle citate norme sulla circolazione stradale, e, in particolare, per avere circolato in stato di elevata ebbrezza conseguente all’uso di sostanze alcoliche (tasso alcolemico riscontrato pari a 2,34 g/l) ed inoltre per non aver tenuto un’adeguata distanza laterale in fase di sorpasso di un velocipede, che veniva investito, cagionando al conducente lesioni personali gravissime che ne determinavano il decesso sul luogo dell’incidente, con l’aggravante della violazione delle norme sulla circolazione stradale.

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