La scorsa settimana avevamo commentato con profondo senso critico, ma anche con la volontà di attribuire al testo legislativo il massimo possibile di consapevole volontà, i contenuti dell’articolo 10, comma 2-ter del d.l. 35/2012 come convertito dalla legge 64/2013, recante proroga dell’avvio delle due ben note riforme del sistema di riscossione (fine del periodo transitorio della fase di nazionalizzazione e disimpegno di Equitalia), finendo, comunque, per concludere che si trattava di una proroga indiretta, espressa in molto atecnico che, di fatto, consentiva ai comuni di avvalersi delle strutture di Equitalia spa fino al 31 dicembre 2013 per la riscossione delle sole entrate di natura tributaria, mentre lasciava inalterata la data del 30 giugno 2013 per le entrate di natura patrimoniale. Una proroga a due velocità, imperfetta, poco comprensibile al di fuori dei margini di un infortunio da tecnica legislativa…
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