Il trauma: quali effetti sulle persone che incontriamo col nostro lavoro?

Raffaella Bianchi 24 Maggio 2013
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Il trauma è un evento che per la sua valenza emotiva ed intensità, è in grado di forzare le funzioni psichiche che mettono in grado l’individuo di percepire, pensare e agire sull’ambiente, oltre le sue capacità di adattamento. Di conseguenza, provoca una disorganizzazione più o meno temporanea delle sue funzioni, la comparsa di angoscia e di successive risposte più o meno adattive mediate da operazioni mentali difensive. Le situazioni traumatiche non sono tali in senso assoluto e non sempre producono un disturbo psicologico perché il loro effetto dipende in gran parte dalle risorse della persona e dall’eventualità che attivino un conflitto intrapsichico.
Carenze ambientali in età evolutiva possono essere considerate a tutti gli effetti potenziali situazioni traumatiche ad effetto cumulativo. I traumi dell’età evolutiva, sia eventi accidentali che carenze ambientali ad effetto cumulativo, possono produrre difetti o arresti evolutivi quali deficit strutturali, ad esempio: bassa tolleranza alle frustrazioni, minore capacità di gestire adeguatamente i propri bisogni ed emozioni, eccessiva rigidità morale o incapacità ad adeguarsi alle norme sociali.

La fase dello sviluppo nel corso della quale i traumi acuti o cumulativi esercitano il loro impatto determina la comparsa di fantasie specifiche collegate al modo con cui si esperisce e s’interpreta il significato di un evento, con importanti implicazioni sugli effetti e sulle modalità di gestione di eventi analoghi in età adulta. Si può creare una vulnerabilità per determinati eventi simili e una predisposizione all’attivazione di conflitti intrapsichici e all’uso di meccanismi di difesa disadattavi. Il trauma interrompe la dimensione del tempo; i bambini non possono colmare il vuoto, blocca lo sviluppo, l’autostima. Se non elaborato il trauma viene incistato, lo dimostrano le neuroscienze (cervelli con macchie cieche nella Corteccia Orbito Frontale): le connessioni disattivate. Se il trauma non viene elaborato si incista e il disturbo può cronicizzarsi. Se non si elabora è difficile o impossibile reinvestire.
I traumi possono essere definiti a posteriori, non a priori.

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