Se, invece, si tratta di sosta limitata o regolamentata, la sanzione amministrativa è del pagamento di una somma da euro 25a euro 100 e la sanzione stessa è applicata per ogni periodo per il quale si protrae la violazione. Quindi, si riteneva che quando la sosta è limitata a disco orario, ovvero a pagamento con limite della durata massima della sosta, si dovesse applicare una sanzione di 25 euro per ogni protrazione del periodo massimo di sosta; vale a dire, ad esempio, se in un’area di sosta a disco orario con durata massima di 30 minuti si accertava che dall’orario indicato dal disco erano trascorsi 100 minuti (i 30 di sosta regolare più i 70 oltre la scadenza del periodo massimo), si riteneva applicabile la sanzione di 50 euro (25+25 euro). Ometto in questo commento di approfondire la questione della modalità di accertamento e delle difficoltà operative, legate alla omessa esposizione del disco orario o dell’omesso azionamento del dispositivo di durata della sosta, ovvero all’omesso azionamento del disco orario regolarmente esposto, che potrebbe indicare un orario non rispondente all’effettivo inizio della sosta; quello che ci interessa sono, invece, le conclusioni della Corte Costituzionale, alle quali necessariamente ci dovremo adeguare, anche se non appaiono del tutto convincenti.
Continua a leggere l’articolo
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento