La guida in stato di ebbrezza dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche è certamente uno degli articoli più tormentati del codice della strada, non solo per le sistematiche modifiche intervenute nel tempo ma anche per il continuo altalenarsi della natura giuridica delle specifiche violazioni e relative sanzioni sia principali sia accessorie.
La conseguente giurisprudenza prodotta nelle varie fasi della metamorfosi ha spesso assunto percorsi divergenti.
Inoltre, le diverse modalità di accertamento di tale violazione sono causa di ulteriori elementi di difficoltà, variando da quella di tipo strumentale, mediante uso di idoneo apparato tecnico di misurazione del tasso alcolemico, a quello sanitario, mediante l’analisi del prelievo ematico, ed infine quello sintomatico, basato sulla percezione sensoriale da parte degli agenti accertatori degli elementi soggettivi e comportamentali del trasgressore.
La giurisprudenza
Atteso che lo specifico sistema sanzionatorio è di tipo proporzionale basato su tre fasce in ordine crescente di gravità in ragione del tasso alcolemico rilevato, la modalità tipicamente empirica dell’accertamento sintomatico non consente una facile individuazione del livello di alterazione del soggetto controllato.
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