Analizzando il Disegno di Legge si avverte da parte dei promotori una sensibilità verso le categorie deboli e facilmente influenzabili circa la dipendenza dal gioco d’azzardo. Viene riconosciuta la ludopatia come malattia promuovendo il riconoscimento dei livelli di assistenza socio sanitaria ed assistenziale. Si prescrive di istituire un Osservatorio Nazionale, presso il Ministero della salute, sulle dipendenze da gioco d’azzardo e ludopatia con il compito di monitorare il fenomeno della dipendenza patologica da gioco d’azzardo.
L’aspetto più interessante per gli addetti ai controlli risiede nel sistema sanzionatorio che viene nuovamente stravolto rispetto alle precedenti nozioni.
Fermo restando il divieto di gioco da parte dei minori e dell’esercizio abusivo di scommesse (art.4 L.13 dicembre 1989n. 401), alcune fattispecie di condotta vietata rientrano nuovamente nell’ambito del Codice Penale mentre altre, volutamente lasciate nell’ambito amministrativo,vedono elevate di molto gli importi sanzionatori pecuniari.
Anche il mancato versamento delle tasse (il cosidetto Preu, prelievo erariale Unico), assume una valenza penale in relazione all’importo evaso.
Viene altresì disciplinato in maniera più attenta la modalità di ottenimento delle concessioni per la gestione del gioco pubblico e, per ultimo vengono rese più stringenti le norme in materia di riciclaggio imponendo la registrazione di tutti i flussi finanziari collegati alle scommesse su appositi conti correnti.
Leggendo questo DDL ci si accorge come ci sia il tentativo di porre ordine in un settore molto delicato al fine di prevenire nuove forme di disagio sociale e di contrastare gli attacchi della criminalità visti gli enormi volumi finanziari che il gioco muove fornendo nuovi e più precisi strumenti di contrasto all’illegalità che ruota attorno a questo settore.
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