Con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un’astensione, stamani il Senato ha approvato in via definitiva il ddl n. 1086 recante interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada. Dopo la presentazione dei relatori di ieri pomeriggio, stamani si sono susseguite a ritmo incalzante, direi imbarazzante, le votazioni dei numerosi emendamenti, tutti respinti e solo alcuni trasformati in ordini del giorno con l’impegno di esaminarli in futuro, in sede di attuazione della delega. Altrettanto imbarazzanti, nella maggior parte dei casi, sono apparse le dichiarazioni di voto, connotate dal tipico “pressapochismo” di coloro che, da una parte o dall’altra, si preoccupano solo dei consensi e non conoscono i risvolti tecnici della proposta di legge che sono chiamati a valutare.
È vero, come ha evidenziato l’opposizione, che si tratta di un provvedimento monocamerale, in sostanza già approvato in prima lettura, in quanto la discussione al Senato, per quanto ricca di spunti proposti da ambo le parti politiche e dalle parti civili in sede di audizione, è rimasta sterile, pur nell’evidenza di talune disposizioni evidentemente irrazionali o addirittura in odore di incostituzionalità. La democrazia partecipativa è rimasta a livello di mera apparenza, considerato anche che otto mesi al Senato non hanno portato alcun correttivo, mentre con un approccio più collaborativo si sarebbe potuti arrivare all’approvazione negli stessi tempi anche con una terza lettura alla Camera. Questa assoluta chiusura ha portato a un testo di scarso spessore giuridico che determinerà non pochi dubbi applicativi.
Da tempo stiamo lavorando all’aggiornamento del prontuario delle violazioni del codice della strada, ma dovremo anche attendere l’eventuale aggiornamento delle sanzioni, salvo vi sia una nuova sospensione come quella disposta per il biennio in scadenza. Questo gravoso impegno ha portato alla luce numerose incongruenze, difetti di coordinamento e una complessità nell’applicazione delle sanzioni, anche per le violazioni più banali, come quelle relative alla sosta a pagamento.
Si deve attendere la promulgazione della legge, alla quale seguiranno i tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, infine, la legge entrerà in vigore il quindicesimo giorno dalla sua pubblicazione. Quindi, ci sarà ancora tempo per approfondire le questioni di difficile, se non impossibile soluzione operativa e su tali aspetti dovrà intervenire il Ministero dell’interno per uniformare le condotte degli organi di polizia stradale, sperando che si pronunci rapidamente, prima dell’entrata in vigore della riforma.
In questo periodo pubblicheremo gli approfondimenti sulle modifiche di maggiore impatto per l’attività degli organi di polizia stradali, nella consapevolezza dei limiti delle disposizioni appena approvate.
►VEDI IL TESTO DELLA RIFORMA
► VEDI LO SPECIALE
Il nuovo Codice della Strada è legge
Approvata in via definitiva in Senato la riforma del codice della strada
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento