L’uomo soffriva di depressione e aveva già manifestato l’intenzione di suicidarsi, per questo gli era stata ritirata l’arma di servizio, ma l’uomo era comunque riuscito a prendere l’arma di un collega lasciata inavvertitamente incustodita e si era sparato.
Il Comune avrebbe dovuto adottare misure più incisive in grado di evitare la tragedia, secondo la Corte bastava che fossero adottate modalità di custodia diverse, controllandone l’effettivo rispetto, oppure si poteva sospendere il vigile dal servizio, come misura di estrema cautela.
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