Riforma del Codice della Strada: verso l’approvazione definitiva? 

Terminati i lavori sul testo del disegno di legge n. 1086

Giuseppe Carmagnini 25 Ottobre 2024
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Il 22 ottobre scorso la Commissione 8ª (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) del Senato ha terminato i lavori sul testo del disegno di legge n. 1086, respingendo o trasformando in ordini del giorno tutti gli emendamenti presentati durante i lavori preliminari. Il testo risultante dai lavori in Commissione (di fatto quasi sette mesi spesi inutilmente per presentare all’Aula del Senato un testo senza alcun emendamento rispetto a quello trasmesso dalla Camera) andrà in discussione in Assemblea a partire dal 19 novembre 2024.

L’esame alla Camera si è sviluppato in sede referente dal 25 ottobre 2023 al 28 febbraio 2024, con circa 750 emendamenti presentati, alcuni dei quali approvati, per passare a un articolato complesso comporto da circa il doppio degli articoli che erano contenuti nel testo iniziale.

L’Aula della Camera ha poi discusso e approvato ulteriori emendamenti dal 1° al 27 marzo 2024, data in cui il disegno di legge è passato in seconda lettura all’esame della 8ª Commissione permanente del Senato, dove è proseguito l’iter legislativo fino al 22 ottobre 2024.

Si parla di una rapida e definitiva approvazione da parte del Senato, fermo restando che dovrà essere individuato un termine per la presentazione degli emendamenti, circostanza che potrebbe allungare la discussione, anche se, come è ragionevole prevedere, la maggioranza farà quadrato sul testo trasmesso dalla 8ª Commissione, confermando l’assenza di disponibilità ad esaminare qualsiasi modifica che potrebbe portare a una nuova lettura da parte dell’altro Ramo del Parlamento.

In effetti non si può non concordare con la definizione di provvedimento monocamerale, tenuto conto che dopo il primo passaggio alla Camera vi è stata una chiusura assoluta da parte della maggioranza di Governo, anche a fronte di emendamenti assolutamente condivisibili riguardo ad alcune norme che già evidenziano limiti giuridici, logici e di costituzionalità. Di fatto si sarebbe potuto saltare l’esame della 8ª Commissione e passare direttamente alla discussione in Aula.

Quindi, è presumibile che, alla luce delle scelte sino ad oggi operate, già prima della fine dell’anno ci si debba confrontare con un coacervo di novità di complessa interpretazione e di cervellotica applicazione, per le quali ci stiamo da tempo attrezzando da tempo approfondendo la lettura “enigmistica” del testo all’esame del Senato.

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