Sanzioni con diffida in ambito amministrativo: lo prevede la legge 3/2013

Maurizio Marchi 6 Luglio 2013
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E’ previsto dalla legge Regionale Emilia Romagna n. 3 del 2013, pubblicata sul B.U.R.  n. 139 del 24 maggio 2013 : “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica. Modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999 n. 12 (Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114) e alla legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (Disciplina dell’applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) – (delibera di Giunta n. 1500 del 15 10 12).

Vediamo cosa cambia. E’ stato inserito, dopo l’articolo 7 della legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (Disciplina dell’applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale), l’articolo 7-bis (per la verità la legge non è ancora stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione) dove si prevede che “Ai fini dell’accertamento delle violazioni di competenza regionale gli agenti accertatori possono procedere all’ispezione di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora. In tal caso redigono un verbale di ispezione.

Restano fermi i poteri di accertamento e di perquisizione attribuiti dalle leggi vigenti agli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria. Fatta salva la disciplina prevista in normative di settore, ivi comprese quelle sulla sicurezza alimentare e sulla tutela e sicurezza del lavoro, al fine di semplificare il procedimento sanzionatorio, è introdotta nei settori di cui al comma 4 la diffida amministrativa, in luogo dell’immediato accertamento della violazione, qualora questa sia sanabile.

La diffida amministrativa è applicabile nell’ambito di procedimenti sanzionatori disciplinati nei settori riguardanti il commercio, la somministrazione di alimenti e bevande, l’esercizio di attività di artigianato a contatto con il pubblico, il divieto di fumo, nonché nelle fattispecie sanzionatorie previste dai regolamenti comunali. La diffida amministrativa consiste in un invito rivolto dall’accertatore al trasgressore e agli altri soggetti di cui all’articolo 9, prima della contestazione della violazione, a sanare la stessa. Essa è contenuta nel verbale di ispezione di cui al comma 1, che è sottoscritto e consegnato agli interessati e nel quale deve essere indicato il termine, non superiore a dieci giorni, entro cui uniformarsi alle prescrizioni.

Qualora i soggetti diffidati non provvedano entro il termine indicato, l’agente accertatore provvede a redigere il verbale di accertamento ai sensi dell’articolo 8.La diffida amministrativa non è rinnovabile, né prorogabile. Essa non opera in caso di attività svolta senza autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato. L’autore della violazione non può essere diffidato nuovamente per un comportamento già oggetto di diffida nei cinque anni precedenti. Gli enti competenti ai sensi dell’articolo 5 individuano, con proprio atto, nell’ambito dei settori indicati al comma 4, in quali procedimenti introdurre la diffida amministrativa”

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