Trattandosi all’epoca di leva obbligatoria, certamente non avrà pianto il ragazzo per essere stato riformato, ma dopo pochi mesi l’amara sorpresa. Il “distretto militare” inviò segnalazione alla MCTC che lo richiamò alla visita medica, non militare, in questo caso, ma di revisione della patente di guida, la quale gli venne sì confermata, ma con scadenza limitata ad un anno.
Un chiaro caso di omofobia, anche se all’epoca questo termine non era ancora così diffuso.
Per quanto concerne la patente di guida non lo sappiamo; anche se lo possiamo immaginare dal tenore della sentenza della Cassazione civile sez. III (22.01.2015 n. 1126), chiamata ad esprimersi sul risarcimento del danno che, in primo grado fu fissato in centomila euro, mentre in appello in ventimila euro. La Suprema Corte ha cassato la sentenza d’appello che riduceva il risarcimento da centomila a ventimila euro per carenza di motivazione.
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