I giudici della Corte Suprema riassumono così il principio succitato:
“ Secondo la giurisprudenza di questa Suprema Corte, infatti, deve intendersi violato il principio dell’oltre ogni ragionevole dubbio quando, nell’accertare la responsabilità di un imputato pregiudicato, si adottino modalità diverse da quelle adoperate nei confronti di un imputato incensurato.”
Tutti gli elementi indiziari utilizzati dai Giudici della Corte d’Appello per motivare la condanna si rivelano significativi ma non dimostrativi del fatto che l’imputato fosse a conoscenza della presenza della droga o fosse in qualche modo coinvolto nel suo trasporto (dato anche il fatto che l’auto non era di sua proprietà e non era lui al volante). Per provare il concorso di più persone a un reato è infatti necessario che il concorrente ponga in essere un comportamento al fine di dare un contributo alla commissione del fatto, aiutandone l’opera o la messa in atto.
Il nervosismo dimostrato all’atto del controllo, i precedenti, la non giustificata presenza degli uomini (che si sarebbero incontrati per caso, secondo la loro versione) sul posto a tarda notte, non sono sufficienti a provare la sua colpevolezza, per cui la Corte di Cassazione procede ad accogliere il ricorso.
Leggi la sentenza dell Corte di Cassazione n. 1986, depositata il 17.1.2017
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